La catena di approvvigionamento è una delle aree più importanti della gestione aziendale e, spesso, è molto strategica per migliorare produttività e rendimento di commessa.
Per fare infatti in modo che la tua azienda sia in grado di realizzare impianti o commesse di alta qualità, offrire un servizio impeccabile, rispettare i tempi di consegna ed essere altamente competitiva sul mercato è necessario gestire al meglio la catena di approvvigionamento aziendale.
Per questo, possiamo definire quella degli approvvigionamenti l’area in cui un imprenditore può fare la differenza con una scelta organizzativa mirata, ottimale, solida.
In questo articolo parliamo proprio di approvvigionamento aziendale (e di cantiere).
Affronteremo tutte le fasi e le attività che portano l’azienda a scegliere i propri fornitori, a comprare il materiale tecnico idoneo per le lavorazioni di cantiere e ad utilizzarlo per realizzare gli impianti.

Parliamo quindi di:
- selezione dei fornitori
- scelta dei materiali da utilizzare per realizzare e consegnare l’impianto
- gestione degli ordini di commessa
Vediamo tutto nel dettaglio.
Catena di approvvigionamento: cos’è
La catena di approvvigionamento aziendale è il processo che fa in modo che il materiale necessario per il funzionamento dei cantieri sia disponibile al momento giusto, in quantità e qualità giuste, al miglior prezzo di acquisto possibile.
Un ruolo strategico, non credi?
Si, perché una buona strategia di approvvigionamento è l’elemento che determina l’avanzamento delle commesse e l’utilizzo delle risorse.
Le scelte strategiche di approvvigionamento costituiscono un importante fattore di competitività per l’azienda, poiché l’efficienza negli acquisti può influire in modo significativo sulla capacità di rispondere alle esigenze dei clienti, sui tempi di consegna e sulla qualità delle opere installate e consegnate.
Puoi capire bene, quindi, come la gestione degli approvvigionamenti richieda tutta una serie di procedure, strumenti e tecniche avanzate, sia organizzative che operative. Tra queste:
- la collaborazione con fornitori affidabili e di qualità
- l’impiego di tecnologie gestionali moderne
- la pianificazione accurata delle lavorazioni (e delle squadre di lavoro)
- la gestione strategica delle scorte di materiale
Come si organizza la catena di approvvigionamento nel settore impiantistico
Fabbisogno di commessa, acquisto dei materiali, consegna e utilizzo in cantiere in base alle esigenze di avanzamento lavori: gli approvvigionamenti, per gli impiantisti, sono un processo dinamico, che si sviluppa in fasi interdipendenti.
Tutte le attività di approvvigionamento – in tutte le tipologie di aziende – coinvolgono diversi soggetti, prima di tutto i fornitori e gli addetti alla gestione dell’ordine (che lavorano tipicamente nell’ufficio acquisti).
Nelle aziende impiantiste, lo scopo primario è quello di soddisfare le esigenze di commessa. La gestione degli acquisti, dunque, cerca di assicurare 4 aspetti principali:
- l’acquisto dei materiali per la commessa
- l’organizzazione logistica dei materiali (tra magazzino e cantiere)
- la loro disponibilità nei tempi esatti in cui servono
- la conformità del materiale rispetto alla tipologia di installazione da realizzare
Lavorando bene su questi 4 aspetti, l’azienda potrà ottimizzare i costi, ridurre i rischi di interruzioni delle lavorazioni o di inattività del personale tecnico e aumentare la flessibilità nel soddisfare le richieste dei clienti, che spesso cambiano anche mentre le commesse sono in progress. Ti sembra poco?? 😊
Il controllo dei costi di acquisto. L’importanza dei fornitori
La catena di approvvigionamento aziendale è quel sistema di controllo e di gestione delle forniture che consente a un’azienda di acquistare materiali, componenti, strumenti e servizi nel miglior modo, nel modo più efficiente e con il giusto rapporto qualità-prezzo.
Ecco, quindi, che entra in gioco, parlando di funzione acquisti, il concetto di fornitura (o fornitore).
Perché?
Perché è proprio nella scelta dei fornitori, nella loro selezione, nella negoziazione e nella gestione del rapporto di collaborazione (saltuario, ricorrente, fidelizzato) che si realizza il controllo dei costi di acquisto, obiettivo di tutte le aziende.
La scelta dei fornitori
La catena di approvvigionamento in azienda parte dalla scelta dei fornitori, è questo il primo passo.

Ecco il primo elemento di valore di un buon ufficio acquisti.
È fondamentale che in azienda ci sia una figura capace di scegliere i fornitori in base a criteri che non siano solo economici.
Significa cioè non scegliere sempre e necessariamente chi fa il miglior prezzo per quel materiale, ma selezionare anche in base a elementi legati all’affidabilità, alla qualità del prodotto e del servizio ricevuto.
In questo modo, si evita di cadere nella trappola di scegliere un fornitore solo per il prezzo vantaggioso, ma che alla fine, potrebbe causare problemi in termini di qualità o di tempi di consegna troppo lunghi (o addirittura una non consegna). Problemi che possono diventare anche seri, sia dal punto di vista della produttività (in cantiere, ad esempio), sia dal punto di vista dell’efficienza della commessa e – non da meno – nel rapporto con il cliente.
La gestione delle scorte negli approvvigionamenti
Altro punto importante.
Un buon ufficio acquisti deve anche programmare una gestione efficiente delle scorte.
Che significa efficienza in questo caso?
Significa evitare di avere in magazzino delle giacenze esagerate che creerebbero costi (soprattutto legati al rischio di non utilizzo di quei materiali), ma al tempo stesso saper garantire la disponibilità dei materiali necessari, soprattutto quando questi sono prevedibili in base al fabbisogno di commessa.
La gestione delle scorte è un puzzle complesso e richiede una conoscenza approfondita del mercato, delle caratteristiche tecniche dell’impianto e dei componenti e un’attenta pianificazione delle attività (non sempre possibile), per evitare sprechi e costi eccessivi.
Con un’attenta selezione dei fornitori e con un abile bilanciamento tra gli acquisti immediati e quelli pianificati, la catena di approvvigionamento si sviluppa in maniera efficiente e garantisce il successo dell’azienda.
Strategie di approvvigionamento:
ottimizzare materiali e ordini
Riepilogando, chi sono i soggetti coinvolti nella strategia di approvvigionamento per il cantiere?
I responsabili delle commesse, il responsabile di magazzino, l’ufficio acquisti (i buyer), i fornitori e la direzione aziendale.
Tutti questi soggetti devono cercare di ottimizzare 3 elementi: materiali, tempi e ovviamente costi.
In questo modo garantiscono la disponibilità dei materiali, sempre e comunque, per tutte le commesse in lavorazione e per assicurare un risultato economico positivo di commessa (margine).
Ottimizzare qualità e quantità dei materiali

La qualità dei materiali è importante sia per le prestazioni dell’impianto (efficienza, durata, funzionalità ecc.) sia per ridurre il rischio di guasti, malfunzionamenti e quindi problemi con il cliente. Come si garantisce?
Prima di tutto scegliendo i materiali di alta qualità, provenienti da fornitori affidabili e certificati.
È poi importante, in fase di installazione, che il personale tecnico controlli la conformità dei materiali per rilevare eventuali difetti o imperfezioni prima che l’impianto sia consegnato al cliente.
Ricorda che il tuo obiettivo è garantire prestazioni eccellenti dell’impianto a lungo termine e la massima soddisfazione del cliente.
Ottimizzare i tempi di consegna

Altro elemento importante negli approvvigionamenti di cantiere è senz’altro il tempo di consegna dei materiali.
Prima, infatti, di ordinare i materiali da utilizzare, occorre capire quali tempi di consegna sono possibili.
E anche se il fornitore è in grado di rispettare le consegne pattuite, senza ritardi.
In un’azienda di impianti, è fondamentale controllare i tempi di consegna dei materiali perché questi influiscono sulla programmazione delle commesse e sull’esecuzione dei lavori.
Ottimizzare i costi di acquisto

Una buona strategia di approvvigionamento si fonda sul principio di controllare tutti gli aspetti legati all’acquisto dei materiali, non da meno quello economico.
Perché?
Perché il costo di acquisto del materiale (cioè la somma delle spese sostenute dall’impresa per l’acquisto di materiali e componenti) è una voce che pesa molto nel bilancio aziendale.
Da un ordine di acquisto sbagliato possono infatti nascere problemi come ritardi nelle consegne, aumenti dei costi e riduzione del margine, oltre che una cattiva reputazione dell’azienda sul mercato.
Tra i principali criteri di scelta dei fornitori c’è dunque anche il prezzo praticato (con le politiche di sconto). Sì, perché l’acquisto economicamente conveniente può essere fondamentale per la buona riuscita di un progetto, permettendo di controllare i costi (ovviamente fatto senza compromettere la qualità del lavoro).
Regole per una buona gestione
della catena di approvvigionamento
La catena di approvvigionamento aziendale è un processo che permette di controllare il flusso di acquisto dei materiali, la qualità degli stessi e anche i tempi di consegna per l’avanzamento dei lavori in cantiere.
È un processo che richiede chiarezza e competenza, da parte delle figure e dei ruoli coinvolti.
La scelta dei fornitori, il controllo del costo d’acquisto e l’analisi della qualità dei materiali sono tre fasi fondamentali della catena di approvvigionamento, senza le quali la gestione della commessa può essere a rischio.
Lavori in un mercato sempre più competitivo, dove i clienti pretendono impianti sempre più efficienti e meno costosi … è quello che vivi anche tu?
Gestire la catena di approvvigionamento significa quindi controllare tutti gli aspetti tecnici legati alla realizzazione dell’impianto, per evitare – il più possibile – sprechi, contestazioni e perdite economiche.