“Centro di costo” è una di quelle espressioni che senti spesso nominare quando si parla di contabilità aziendale.
Ma cosa significa davvero? E soprattutto: perché dovrebbe interessarti se lavori in un’azienda di impianti, se gestisci cantieri, tecnici, commesse, materiali e fornitori?
In questo articolo lo spieghiamo in modo pratico, come piace a noi. Vedremo cosa sono i centri di costo, come si calcolano e – punto fondamentale – come usarli per tenere sotto controllo le spese di cantiere e aumentare il margine delle commesse.
Un centro di costo è un’area, un’attività o una funzione aziendale a cui vengono attribuiti determinati costi.

Cos’è un centro di costo
È uno strumento usato nell’ambito della contabilità analitica per capire in modo preciso dove vengono sostenute le spese all’interno dell’azienda.
Lo vogliamo spiegare in parole semplici?
Un centro di costo è un contenitore che ti serve per sapere dove vanno a finire i soldi in azienda.
Può essere un reparto, un cantiere, un progetto, un gruppo di tecnici, una macchina, un servizio.
Ad esempio, se lavori su più cantieri nello stesso periodo, in contabilità puoi assegnare ad ognuno un centro di costo distinto e sapere quanto ti costa ogni singolo lavoro, con precisione.
A cosa serve un centro di costo
I centri di costo servono per analizzare le spese nel dettaglio e gestire la contabilità analitica, con l’obiettivo di:
- capire quali attività o cantieri ti fanno guadagnare e quali ti fanno perdere
- ottimizzare la gestione economica delle commesse
- controllare i costi indiretti (ad esempio l’amministrazione o il magazzino)
- prendere decisioni basate su numeri concreti
Per un’impresa impiantistica, sapere esattamente dove si concentrano i costi è fondamentale per evitare sorprese a fine cantiere, quando ormai è troppo tardi per correggere gli errori.
Esempi di centro di costo in un’azienda impiantistica
Nel settore degli impianti (elettrici, termoidraulici, tecnologici in generale), i centri di costo più utili e più utilizzati sono:
- cantiere o commessa: è il classico centro di costo per chi lavora su progetti (commesse) a tempo e a preventivo
- reparto tecnico o squadra di installatori: è utile per calcolare il costo del lavoro diretto
- macchine e attrezzature: serve per sapere quanto ti costa mantenere le tue attrezzature e usarle
- magazzino: serve a monitorare i costi degli approvvigionamenti e dei materiali
- area amministrativa: è utile per distribuire i costi generali su più commesse
Come si calcola e si gestisce un centro di costo
Calcolare e gestire un centro di costo non è complicato, ma serve un metodo preciso e uno strumento operativo da poter utilizzare.
Ecco i passaggi base:
- Definisci i centri di costo
Devi prima stabilire quali “contenitori” vuoi monitorare. Se sei all’inizio, puoi partire da quelli più semplici (ad esempio puoi definire un cantiere = un centro di costo) - Assegna i costi diretti
Sono i costi chiaramente riferibili a quel centro: ore lavorate, materiali, trasporti, noleggi. Esempio: Mario ha lavorato 8 ore sul cantiere “Via Roma”. Quelle 8 ore vanno nel centro di costo “Cantiere Via Roma” - Ripartisci i costi indiretti
Sono le spese generali (es. affitto ufficio, bollette, software…) che devi distribuire in modo proporzionale su tutti i centri di costo. Puoi farlo in base a ore lavorate, valore della commessa o altri criteri oggettivi - Raccogli i dati
Serve un sistema (foglio Excel o, meglio ancora, software gestionale) per registrare i dati con regolarità e costanza, altrimenti diventa impossibile ricostruire i costi in un momento successivo - Analizza i risultati
Alla fine del mese o della commessa, confronta il totale dei costi con i ricavi. Da qui trovi un dato cruciale: la redditività (o margine) di ogni centro di costo
Qual è la differenza tra centro di costo e centro di ricavo
A volte si fa confusione tra questi due termini. In realtà sono concetti diversi perché:
- il centro di costo misura quanto ti costa fare qualcosa
- il centro di ricavo misura quanto guadagni da quell’attività
In un’azienda impiantistica, la stessa commessa può essere sia centro di costo che di ricavo: da un lato registri spese (materiali, ore, oneri, subappalti), dall’altro incassi le fatture emesse per il lavoro svolto.
Come si usano i centri di costo nel lavoro quotidiano di un impiantista?
Vediamo un caso pratico.
Sei il titolare di un’azienda impiantista che gestisce 5 cantieri attivi.
Grazie ai centri di costo, puoi:
- sapere quali cantieri stanno sforando il budget
- scoprire quali squadre lavorano con maggiore efficienza
- controllare l’impatto dei costi fissi sulle commesse più piccole
- valutare se conviene subappaltare alcuni lavori o gestirli internamente
- prendere decisioni più rapide e basate sui numeri
La gestione dei centri di costo è possibile solo se registri i dati giorno per giorno, mentre lavori, e non solo alla fine della commessa.
Centri di costo in Excel: quali sono i limiti?
Molti impiantisti iniziano a gestire i centri di costo usando file Excel.
È un buon punto di partenza, ma devi sapere che questa gestione ha dei limiti perché:
- i dati vanno inseriti manualmente (e spesso si dimenticano o si sbagliano)
- non c’è un collegamento automatico con ore lavorate, materiali, acquisti
- non puoi avere report in tempo reale
- il rischio di perdere di vista l’andamento economico del cantiere è alto
Gestire i centri di costo con un software gestionale come Perfetto
Le aziende che pensano a una soluzione operativa più efficace possono usare un software gestionale specifico per impiantisti, sicuramente più solido, completo e integrato rispetto ad un foglio Excel.
Ti parliamo di Perfetto.
È il software gestionale verticale per impiantisti con cui puoi:
- inserire (e assegnare automaticamente) le ore lavorate per commessa tramite app
- registrare l’uso di materiali e attrezzature direttamente da cantiere
- generare report su costi e margini per commessa in tempo reale
- analizzare la produttività di ogni squadra o tecnico
- distribuire i costi generali in modo automatico e coerente
In pratica, tutto il lavoro che faresti con fogli Excel e calcolatrice, lo fai in pochi clic.
E il vantaggio vero è che hai sempre la situazione sotto controllo: ogni commessa, ogni euro speso, ogni margine.

In conclusione: perché i centri di costo sono così importanti per gli impiantisti?
Chi lavora nel settore impiantistico sa che il margine si gioca sul dettaglio.
A volte basta un piccolo errore – un’attrezzatura noleggiata troppo a lungo, un tecnico assegnato male, un materiale non conforme o in ritardo di consegna – per trasformare un buon lavoro in una commessa in perdita.
I centri di costo ti aiutano a vedere questi dettagli prima che sia troppo tardi.
Non servono solo alla contabilità, ma alla gestione operativa: ti fanno risparmiare, ti aiutano a prendere decisioni, ti fanno lavorare meglio.
Se oggi non li usi, inizia subito. E se vuoi farlo in modo semplice e senza perdere tempo con file complicati, scopri cosa fa Perfetto, il gestionale pensato per gli impiantisti che vogliono lavorare bene 👇
FAQ: domande frequenti sui centri di costo
Cos’è un centro di costo in parole semplici?
È una entità che si usa nella contabilità di commessa per sapere dove spendi i soldi in azienda: cantiere, reparto, macchina, persona.
È obbligatorio usare i centri di costo in contabilità?
No, non è obbligatorio per legge. Però è altamente consigliato, se vuoi gestire bene le commesse e migliorare i margini.
Come si calcolano i costi indiretti nei centri di costo?
Si ripartiscono secondo criteri oggettivi (es. ore lavorate, valore commessa, incidenza sul lavoro totale).
Si possono gestire i centri di costo con Excel?
Sì, Excel si può usare ma ha dei limiti di gestione. Un software gestionale, al contrario, automatizza sia la creazione dei centri di costo che la rilevazione e distribuzione dei costi, riducendo il margine di errore.



