
Se gestisci un’azienda di impianti conosci bene la pressione che c’è quando si fanno i preventivi.
E ti sarà capitato di chiederti: “il prezzo che ho scritto copre i costi e porta il guadagno che voglio?”
Questo dubbio nasce perché spesso si confondono due termini che sembrano la stessa cosa, ma non lo sono: margine e ricarico.
Sbagliare a calcolarli può significare elaborare un preventivo che può risultare troppo basso (e ti fa lavorare in perdita) o troppo alto (e ti fa perdere il cliente).
In questo articolo scoprirai:
- cosa sono margine e ricarico e come si calcolano
- esempi pratici per impiantisti
- gli errori più comuni nei preventivi di impianti
- come usare questi dati per aumentare il profitto della tua azienda
Cosa significa ricarico?
Partiamo dal termine più intuitivo: il ricarico.
È la percentuale di incremento che applichi al costo di un lavoro (materiali, manodopera, ecc.) per stabilire il prezzo di vendita.

Se, ad esempio, un lavoro ti costa 1.000 € e lo vendi a 1.300 €, il ricarico è del 30%.
🔑 In breve: il ricarico parte sempre dai costi e indica di quanto hai “caricato” il costo per arrivare al prezzo finale. È utile per decidere il prezzo di vendita ma attenzione, non ti dice quanto guadagni.
Cosa significa margine?
Il margine (o margine di profitto) parte dallo stesso concetto – differenza tra prezzo e costo – ma il calcolo cambia: la percentuale è calcolata sul prezzo di vendita.

Nel caso precedente, 300 € di guadagno su un prezzo di 1.300 € significano un margine del 23,1%.
🔑 In breve: il margine misura il guadagno reale su ogni euro fatturato.

Margine e ricarico: esempio pratico per impiantisti
Ecco una tabella che rende chiaro come ricarico e margine si muovono in modo diverso:

Questo esempio dimostra che un ricarico alto non significa per forza un margine elevato.
Se ragioni solo in termini di ricarico, potresti illuderti di avere ottimi guadagni, ma il margine reale di commessa – quello che ti resta – potrebbe essere molto più basso.
Gli errori più comuni nel calcolo del margine nei preventivi
Fare preventivi “al volo” spesso è una necessità, ma è anche l’abitudine che aumenta gli errori.
Ecco quelli più frequenti nel settore degli impianti tecnologici:
- confondere margine e ricarico: l’abbiamo detto sopra, se sbagli il calcolo, rischi di fissare prezzi troppo bassi o non capaci di coprire i tuoi costi
- dimenticare i costi indiretti: trasporti, attrezzature, spese generali e tempo extra spesso restano spesso fuori dal conto
- copiare i prezzi della concorrenza: il mercato può darti un’idea, ma non conosci i loro costi
- abbassare i prezzi per paura di perdere clienti: alla lunga significa lavorare con margini troppo bassi o anche in perdita
Come calcolare il prezzo (e il margine) giusto di un impianto in modo pratico
Per evitare errori e capire davvero se stai guadagnando, segui questi passaggi:
- somma tutti i costi diretti: considera i materiali, la manodopera, i trasporti, i noleggi che puoi imputare a quella commessa
- aggiungi i costi indiretti: sono le utenze, gli affitti, il personale di supporto, l’amministrazione
- decidi il margine desiderato: ad esempio, decidi che vuoi guadagnare il 25% su ogni lavoro
- calcola il prezzo:
– con il margine: Prezzo = costo totale / (1 − margine)
– con il ricarico: Prezzo = costo totale × (1 + ricarico) - controlla la competitività: se il prezzo è alto, cerca di ottimizzare i costi, non tagliare il margine
Quando usare il margine e quando il ricarico
Molti imprenditori usano sia il ricarico che il margine.
Questi due strumenti non sono in conflitto ma vanno usati in momenti diversi.
- Per fare un preventivo rapido: il ricarico è perfetto quando devi preparare un prezzo al volo partendo dal costo. Ti fa capire subito quanto “aggiungere” e ti aiuta a non perdere tempo
- Per analizzare la redditività dell’azienda o di una commessa: qui entra in gioco il margine. È lui che ti dice quanto stai guadagnando sul fatturato, ed è un indicatore fondamentale per capire quali lavori rendono di più
- Per fissare obiettivi di guadagno: ragiona con il margine. Decidere “voglio guadagnare il 25% netto su ogni lavoro” è più chiaro che dire “applico il 40% di ricarico”
- Per controllare i tuoi listini: se aggiorni spesso i prezzi dei materiali da ordinare, il ricarico ti aiuta a calcolare velocemente i nuovi prezzi di vendita
🔑 In sintesi: il ricarico è operativo, il margine è strategico. Il primo ti aiuta a lavorare veloce, il secondo a capire se la tua azienda sta davvero guadagnando.
Come aumentare davvero il margine
Questo è l’obiettivo di molte aziende … anche della tua?
In questo caso non basta solo fare calcoli più precisi. Serve avere dati chiari e aggiornati sulla tua attività.
Ti diamo alcuni consigli pratici:
- aggiorna i listini dei materiali spesso: il prezzo delle forniture cambia in fretta
- calcola i costi nascosti: trasporto, attrezzature, tempi morti, ore extra. Spesso sono costi invisibili che però mangiano i margini
- controlla le commesse a consuntivo: confronta preventivo e costi reali per vedere se e dove ci sono scostamenti
- ottimizza la gestione dei materiali: magazzino disordinato o fornitori poco aggiornati significano costi più alti e margini più bassi
- analizza il margine per commessa: non tutti i lavori sono redditizi allo stesso modo
- usa strumenti digitali: i fogli Excel sono utili, ma un software gestionale riduce gli errori e ti fa risparmiare tempo
Calcolo manuale o gestione digitale? Perché Perfetto ti aiuta
A questo punto è chiaro: margine e ricarico sono fondamentali, ma calcolarli bene, ogni volta con tutti i costi aggiornati, richiede tempo e precisione. E più l’azienda cresce, più aumenta il rischio di errori.
Qui entra in gioco uno strumento come Perfetto: il software pensato per installatori e aziende di impianti che vogliono:
- calcolare costi, margini e ricarichi in tempo reale
- fare preventivi precisi e veloci, simulando scenari economici diversi
- tenere sotto controllo i cantieri e gli avanzamenti lavori (SAL)
- avere sempre listini, ore di lavoro e materiali aggiornati
- ridurre carta e fogli sparsi per tenere i conti
Con Perfetto il calcolo dei margini smette di essere un incubo dell’amministrazione e diventa uno strumento per crescere, prendere decisioni migliori e guadagnare di più.

Conclusione
Capire la differenza tra margine e ricarico è fondamentale per fare preventivi corretti e per lavorare con margini sicuri. Non è solo una questione di numeri: è il modo per organizzare meglio la tua azienda e farla crescere.
Calcolare bene i costi, decidere i margini giusti e monitorare i risultati di ogni lavoro è l’unico modo per evitare brutte sorprese.
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FAQ: domande frequenti su margine e ricarico
1. Qual è la differenza principale tra ricarico e margine?
Il ricarico calcola la percentuale di guadagno sul costo, mentre il margine calcola il guadagno sul prezzo di vendita. In pratica: il ricarico serve a fissare il prezzo, il margine a capire quanto guadagni davvero.
2. Perché è importante distinguere margine e ricarico nei preventivi?
Perché confonderli porta a prezzi sbagliati: se ragioni solo con il ricarico rischi di pensare di guadagnare di più di quanto accade in realtà. Il margine è l’indicatore corretto per capire la redditività.
3. Qual è il margine “giusto” per un’azienda impiantista?
Non esiste una percentuale valida per tutti. Molte aziende puntano a un margine tra il 20% e il 30%, ma dipende da costi fissi, settore, concorrenza e complessità del lavoro da realizzare.
4. Meglio ragionare con margine o con ricarico?
In fase di preventivo veloce è utile il ricarico, ma per l’analisi aziendale e per monitorare i guadagni bisogna sempre guardare al margine.
5. Come posso evitare errori nel calcolo di margini e ricarichi?
Puoi usare fogli Excel, ma il rischio di errori è alto. La soluzione migliore è un software gestionale come Perfetto, che calcola automaticamente margini e ricarichi su ogni commessa.



