Queste agevolazioni sono dedicate a chi vuole sostituire la propria caldaia e rendere più efficiente la propria abitazione e il proprio impianto di riscaldamento.
Si tratta di detrazioni fiscali dall’IRPEF (Imposta sul reddito delle persone fisiche) o dall’IRES (Imposta sul reddito delle società) che stimolano e premiano gli interventi di efficientamento energetico in edifici già esistenti.
Ecco cosa prevede la normativa approvata:
concesso per l’acquisto e la posa in opera di finestre comprensive di infissi, di schermature solari e di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza pari alla classe A di prodotto.
Nessuna detrazione sarà invece possibile per acquisto di caldaie sotto alla prima classe di efficienza.
concesso per gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con:
1 impianti dotati di caldaie a condensazione di efficienza pari alla classe A e contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti (termovalvole installate sui termosifoni)
2 impianti ibridi costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione
3 generatori d’aria calda a condensazione
concesso per interventi finalizzati non solo alla riqualificazione energetica ma anche alla riduzione del rischio sismico (bonus unico, una somma di ecobonus e sismabonus)
Si tratta quindi di una importante detrazione dalle imposte sui redditi (Irpef o Ires), entro un limite massimo di spesa che varia in base al tipo di intervento di riqualificazione energetica eseguito.
L’ecobonus può essere richiesto sulle spese di riqualificazione energetica sostenute dal 1 gennaio al 31 dicembre 2018.
Occorre anche presentare l’asseverazione di un tecnico abilitato che deve dimostrare il rispetto di tutti i requisiti previsti e che deve trasmettere all’ENEA la scheda degli interventi realizzati.
Il bonus si applica su un ammontare delle spese non superiore a 136 mila euro per ciascuna unità immobiliare di ogni edificio.
Come per altri incentivi fiscali in vigore, anche per l’ecobonus la detrazione fiscale viene spalmata su 10 anni.
L’importo totale va quindi diviso in 10 rate di uguale importo che andranno scaricate in dieci anni tramite la dichiarazione dei redditi (modello 730 o Unico).
In tema di riqualificazione, ricordiamo che esistono anche altri incentivi fiscali, come quello del 50% concesso sulle ristrutturazioni edilizie.
Le due agevolazioni (ecobonus e bonus edile) non sono però cumulabili nello stesso tipo di intervento.
Si può usufruire dell’uno e dell’altro differenziando gli interventi: ad esempio sostituire i serramenti con il 50% e installare la caldaia in classe A con termovalvole con il 65%.
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