Vedremo sempre più pannelli fotovoltaici per l’autoconsumo nelle nostre città e cambierà anche il paesaggio ambientale per le energie rinnovabili
Sergio Costa – Ministro dell’Ambiente
Un importante accordo politico arriva dall’Europa, sottoscritto lo scorso 15 giugno: entro il 2030 l’Unione Europea nel suo complesso dovrà raggiungere il 32% di consumo di energie rinnovabili.
E’ stato definito un accordo storico quello raggiunto da Parlamento, Commissione e Consiglio Europeo.
Un compromesso sul valore del 32% che andrà ad aggiornare il quadro normativo europeo sull’utilizzo delle energie rinnovabili.
Il precedente obiettivo, quello fissato per il 2020, era inferiore di ben 12 punti.
La prima proposta di aggiornamento si era fermata al 27%, successivamente il Parlamento Europeo aveva proposto di innalzarlo al 35%.
L’accordo sul 32% è dunque una soluzione di compromesso che però fa andare l’Unione ancora di più verso un’economia competitiva a basse emissioni di carbonio e che assicura energia pulita a prezzi accessibili a tutti i cittadini.
L’UE vuole diventare leader mondiale nel settore delle energie rinnovabili, con un ruolo di guida nella lotta al cambiamento climatico e nella transizione ad un sistema energetico pulito
Vediamo allora i principali contenuti dell’accordo:
il nuovo obiettivo vincolante di energia rinnovabile per l’UE per il 2030 è del 32%, compresa anche una clausola di revisione entro il 2023 per una variazione al rialzo dell’obiettivo a livello dell’UE.
l’accordo prevede il completamento di un quadro normativo chiaro e stabile sull’autoconsumo, anche allo scopo di garantire certezza agli investitori del settore.
A questo proposito si prevede inoltre la semplificazione e la riduzione delle procedure amministrative.
per alcuni settori, come trasporto e riscaldamento/raffreddamento, l’accordo prevede l’innalzamento degli obiettivi di consumo delle energie rinnovabili.
“Energia pulita per tutti” … è questo il progetto che riconosce per la prima volta ai cittadini europei il diritto di partecipare alla rivoluzione energetica finalizzata ad abbattere le emissioni nocive
Finalmente i cittadini europei potranno diventare produttori di energia e questo cambierà il modello produttivo energetico.
Vogliamo rafforzare la filiera e provare a colmare le lacune degli ultimi anni per consentire alle imprese italiane di svolgere un ruolo più rilevante nella competizione internazionale con soluzioni tecnologiche innovative
Sergio Costa – Ministro dell’Ambiente
L’accordo che promuove le energie rinnovabili in Europa, pur tenendo conto delle differenze tra Stati Membri in termini di strutture economiche e piani energetici, è vincolante nei Paesi dell’Unione.
Una volta approvata dalle le istituzioni legislative europee (Parlamento e Consiglio), la direttiva sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione ed entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione.
Gli Stati Membri dovranno quindi recepire i nuovi elementi della direttiva nella legislazione nazionale entro 18 mesi dalla sua entrata in vigore.
Una economia a basse emissioni di carbonio rappresenta un progresso verso un sistema che:
1 assicura energia pulita accessibile a tutti i consumatori
2 riduce la dipendenza dell’Europa dall’importazione di energia dall’esterno
3 crea nuove opportunità e posti di lavoro in crescita
4 crede nella tutela della salute dei cittadini contribuendo a creare un ambiente meno inquinato
Vuoi dirci la tua sull’argomento? Come valuti la posizione europea sulle energie pulite?
Lasciaci un commento oppure contattaci …