Il Fondo Nazionale Efficienza Energetica favorisce gli interventi necessari per il raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica, promuovendo il coinvolgimento di istituti finanziari, nazionali e comunitari, e investitori privati sulla base di un’adeguata condivisione dei rischi.
Ministero dello Sviluppo Economico
Si tratta dunque di un Fondo, istituito nel 2014, che sostiene gli interventi di efficientamento energetico sostenuti dalle imprese e dalla Pubblica Amministrazione su immobili, impianti e processi produttivi.
Bella l’iniziativa ma non propriamente applicata: il Fondo infatti è fermo da quattro anni, anche se ci sono annunci di prossima ripartenza (nel 2019).
Il Fondo Nazionale Efficienza Energetica è nato nel 2014 ma è stato regolamentato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale solo ad inizio 2018 con il Decreto Ministeriale del 22 dicembre 2017.
Finanzia interventi che riguardano:
1 la riduzione dei consumi di energia nei processi industriali
2 la realizzazione e l’ampliamento di reti per il teleriscaldamento
3 l’efficientamento di servizi ed infrastrutture pubbliche, inclusa l’illuminazione pubblica
4 la riqualificazione energetica degli edifici
E’ di pochi giorni fa l’annuncio del sottosegretario allo Sviluppo Economico sulla probabile ripartenza del Fondo Nazionale Efficienza Energetica nel 2019.
Si cerca dunque di recuperare il ritardo di attuazione accumulato, dovuto soprattutto alla scelta del gestore del fondo che ha bloccato l’iter del decreto (gestore oggi individuato in Invitalia).
“Dopo i rilievi della Corte dei Conti abbiamo sistemato la nuova convenzione con Invitalia. A breve dovrebbero essere licenziate le regole applicative”
Davide Crippa – sottosegretario allo Sviluppo Economico
Di questi, 150 sono già resi disponibili dal Ministero.
Poi, per il triennio 2018-2020, si aggiungeranno ulteriori 35 milioni di euro annui.
Si tratta di risorse che, come elencavamo sopra, finanzieranno interventi su edifici, impianti di teleriscaldamento/teleraffrescamento e processi produttivi a favore di aziende di tutti i settori che ne potranno beneficiare in forma singola o in forma aggregata o associata.
Vediamo in particolare quali progetti potranno essere agevolati dalle risorse del Fondo Nazionale Efficienza Energetica:
1 interventi di miglioramento dell’efficienza energetica dei processi e dei servizi, inclusi gli edifici in cui viene esercitata l’attività economica
2 opere di installazione o potenziamento di reti o impianti per il teleriscaldamento e per il teleraffrescamento efficienti
1 interventi di miglioramento dell’efficienza energetica dei servizi e/o delle infrastrutture pubbliche, compresa l’illuminazione pubblica
2 attività di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici destinati ad uso residenziale, con particolare riguardo all’edilizia popolare
3 interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici di proprietà della Pubblica amministrazione
1 progetti di miglioramento dell’efficienza energetica dei servizi e/o delle infrastrutture pubbliche, compresa l’illuminazione pubblica
2 interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici pubblici
3 opere di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici destinati ad uso residenziale, con particolare riguardo all’edilizia popolare
Per accedere alle agevolazioni previste dal Fondo occorre presentare la domanda esclusivamente per via telematica e prima della data di inizio lavori.
La domanda, a pena di esclusione, deve essere redatta tassativamente secondo i modelli, i parametri, i tempi regolamentati dal Ministero.
Il Fondo Nazionale Efficienza Energetica è uno strumento finanziario dedicato a interventi di risparmio energetico.
L’intento (e la speranza) è quello di portare l’Italia a raggiungere gli obiettivi, entro il 2030, di strategia energetica nazionale.
Che ne pensi?
Credi che il Fondo diventerà veramente uno strumento di stimolo all’efficienza energetica?
Lasciaci un commento oppure