CNA Impianti fa da portavoce per presentare le richieste delle aziende impiantiste al Governo.
Questa avanzata di richieste delle aziende impiantiste si basa sul fatto che negli ultimi anni la filiera degli impianti ha aumentato il proprio volume di attività.
Nel periodo 2009-2018 è infatti cresciuta con un trend del 15% la spesa impiantistica negli edifici, finalizzata alla riqualificazione e all’ammodernamento degli impianti in linea con le nuove tecnologie e con gli standard di sicurezza.
CNA Impianti ha dunque rivolto al Governo le richieste delle aziende impiantiste. In particolare queste richieste si possono raggruppare in due ambiti:
1 l’istituzione di un tavolo permanente di consultazione per il settore
2 la revisione del DM 37/08 per la parte delle verifiche obbligatorie
Il tavolo permanente di consultazione
Una delle priorità segnalate al Governo per tutelare e sostenere il settore impianti è proprio quella di istituire un tavolo di consultazione permanente tra Ministero per lo Sviluppo Economico e rappresentanti del settore.
Questo viene concepito come la sede dove individuare tutte le iniziative necessarie a supportare e stimolare i cambiamenti che il settore impiantistico sta attraversando.
Viene visto come il punto di riferimento strategico sia per le istituzioni che per gli operatori di settore. Un riferimento su tematiche dedicate alla specializzazione, allo sviluppo delle imprese impiantiste, alla sicurezza, all’energia e alla diffusione delle fonti rinnovabili.
Discutere in modo permanente e ufficiale di queste tematiche è da stimolo a tutto il settore con ricadute positive sullo sviluppo economico sostenibile e dunque sull’occupazione.
DM 37/08: verificare gli impianti
Questa richiesta nasce dalla considerazione che in Italia, a fronte degli oltre 85 milioni di impianti esistenti (tra termici, elettrici, condizionamento e termoidraulici), siamo ancora molto indietro sul fronte della conformità.
CNA Impianti infatti dichiara che la maggior parte di questi impianti non è a norma con le ultime previsioni di legge in termini di sicurezza ed efficienza e, allo stato attuale, non c’è un obbligo di revisione o di adeguamento da parte dei titolari.
E’ necessario un provvedimento legislativo che obblighi i responsabili degli impianti, domestici e non, in un periodo di tempo medio a metterli a norma prevedendo sanzioni per chi non si adegua. E’ dunque fondamentale che il DM 37/08 imponga un sistema nazionale di verifica degli impianti al servizio degli edifici, che al momento manca
Carmine Battipaglia, Presidente di CNA Installazione Impianti
Gli impiantisti dunque vorrebbero una normativa in grado di:
→ imporre l’obbligo di stima degli impianti per dichiarare quelli obsoleti e non a norma
→ introdurre l’adeguamento degli impianti vecchi o la loro sostituzione con impianti a norma
→ imporre l’obbligo di dichiarazione di conformità a tutti gli impianti (e dunque ai proprietari di essi)
Richieste per l’evoluzione del settore
Insomma, CNA Impianti insiste sulla necessità di rendere obbligatorio l’adeguamento degli impianti obsoleti e non più a norma.
Per ribadire questa esigenza, oltre alle richieste di cui abbiamo parlato sopra, si insiste sull’introduzione del Fascicolo del Fabbricato e del Libretto di Impianto Elettrico ed Elettronico.
Il primo (il Fascicolo) avrebbe lo scopo di censire edifici e fabbricati relativamente alla struttura, agli impianti installati, alla storia tecnica di costruzione.
Il secondo (il Libretto) servirebbe ad uniformare tutto il settore impiantistico rispetto a quanto già richiesto e obbligatorio per gli impianti di riscaldamento.
Quello che invece è chiaro è l’intento di questo settore di evolvere e di condurre un processo di cambiamento tecnologico (ormai iniziato e inarrestabile).
Il tutto in un quadro delineato, regolamentato e anche supervisionato dalle istituzioni del Paese.
Tu che sei un impiantista, vuoi dirci la tua sull’argomento?
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