Impiantista elettrico, un professionista esperto
Come possiamo definire un impiantista elettrico? Se – come succede sempre più spesso oggi – pensiamo di poter unire le attività di installazione e di progettazione, possiamo definirlo come
un tecnico specializzato nella realizzazione e posa in opera di impianti elettrici, quindi anche in grado di progettare lo schema dell’impianto, reperire i materiali necessari e provvedere al loro fissaggio, collegamento e collaudo
Una professione che unisce qualifiche e compiti specifici
Lo si chiama spesso elettricista ma forse è riduttivo. Non ci si può infatti improvvisare impiantista elettrico (o elettricista) senza preparazione.
Per diventarlo, occorre conseguire una specifica qualifica tecnica e dimostrare competenze di settore. Inoltre oggi non si può non fare i conti con la tecnologia, elemento vitale nella crescita del settore elettrico.
Cosa fa un impiantista elettrico (banalmente detto elettricista)?
L’idraulico si occupa principalmente di tre tipologie di attività:

Progetta l’impianto, quindi si occupa di realizzare lo schema più adatto: disposizione di cavi, centraline, schede elettriche e rispettivi collegamenti.

Realizza l’impianto: posiziona i componenti, allaccia cavi, interruttori e prese secondo lo schema progettato. Allaccia la rete elettrica, cabla e testa l’impianto per verificarlo.

Fa manutenzione ordinaria dei quadri elettrici e degli impianti e interviene per risolvere i malfunzionamenti emersi dalla diagnostica fatta sul sistema.
L’impiantista elettrico dunque è il professionista degli impianti elettrici in ambito civile e industriale.
Ci sono 4 elementi che lo caratterizzano:



Per fare l’elettricista serve innanzitutto la competenza
Gli ambiti di lavoro di un elettricista sono i più svariati. Si va dal settore privato a quello pubblico, dal settore civile a quello industriale, dal settore edile a quello produttivo.
Insomma, ovunque sia necessario un impianto elettrico o un’attività di manutenzione ordinaria o straordinaria.
In ogni caso chi fa questo mestiere deve avere competenze specialistiche: conoscere nozioni di elettrotecnica, saper leggere schemi elettrici e disegni di circuiti, saper montare e cablare quadri elettrici, conoscere e saper usare utensili e attrezzi specifici, avere manualità, essere precisi, saper organizzare tempi e attività.
Alcune si apprendono con percorsi di studio specifici (come quello per diventare perito elettrico o perito elettronico) e si perfezionano con l’esperienza.
Altre, come la precisione, sono più attitudini personali.
L’impiantista elettrico è una figura complessa che unisce conoscenze teoriche e una formazione specialistica alle abilità pratiche e manuali di installazione e manutenzione.
L’impiantistica integrata e digitale: il ruolo della tecnologia
Parlando di installazione di impianti elettrici non si può non considerare l’era digitale che stiamo vivendo. Cambiano gli impianti e cambiano anche le tecniche di installazione.
Basta pensare ai settori della sicurezza, della videosorveglianza, della produzione di energia elettrica. In tutti questi ambiti c’è una continua offerta di prodotti nuovi, di tecnologie di installazione e di utilizzo.
L’impianto elettrico punta sempre di più oggi al comfort, alla sicurezza e al risparmio. Chi lo progetta, lo installa e lo controlla ha l’opportunità di seguire questa evoluzione e tenere il passo con la tecnologia.
Impianti elettrici, automazione, domotica, building automation, smart home, illuminazione. L’impiantista elettrico vive in un mercato in cui si parla di integrazione e di efficienza. Il cliente chiede un impianto che renda meglio rispetto al passato e assicuri meno costi, meno consumi e più comfort.
La tradizione e le conoscenze “storiche” dell’impiantista elettrico si uniscono dunque all’evoluzione tecnologica.
Se sei un impiantista elettrico, che ne pensi?
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