Costi alti nella realizzazione dei tuoi impianti o incassi che non coprono le spese?
Parliamo di controllo … ma non di uno qualsiasi, bensì del controllo di gestione sugli impianti.
Il controllo di gestione è uno strumento molto potente di analisi aziendale.
Questo vale per tutte le aziende … impiantiste comprese, come la tua.
Abbiamo parlato di questo argomento in altri approfondimenti, ma riprendiamo qui la sua definizione:
processo di controllo che permette di misurare i risultati raggiunti dall’attività aziendale (costi e ricavi reali) rispetto agli obiettivi prefissati (budget di commessa), al fine di identificare eventuali aree da correggere e di definire le strategie dell’azienda.
Lo abbiamo anche già definito come lo strumento strategico e fondamentale per gestire l’azienda.
E allora, partendo da questa premessa e dalla sua importanza, possiamo pensare che tutte le aziende facciano controllo di gestione, giusto?
E invece sembra che la situazione non sia realmente così … vediamo cosa fanno le aziende, con un occhio aperto sul settore impiantistico.
Controllo di gestione commesse: si fa o non si fa?
Qual è la tua sensazione relativamente al tuo settore? Credi che gli imprenditori di aziende impiantiste – come te – facciano controllo di gestione sugli impianti e sulle commesse? Usano strumenti adeguati per questo tipo di controllo?
In realtà non tanti …. o meglio, imprenditori e responsabili dicono di controllare l’azienda ma in realtà quello che fanno non è il vero controllo di gestione.
Il controllo di gestione – quando si fa – serve per ottenere vantaggi concreti come questi:
- avere indicazioni sull’andamento dei costi diretti e indiretti
- rapportare il valore dei ricavi ai costi realmente maturati in un certo periodo
- avere indicazioni sulle azioni future da intraprendere
- misurare l’efficienza del modo di impiegare le risorse
- rilevare inefficienze operative rispetto al budget e ai costi previsti
- capire se l’azienda sta andando verso gli obiettivi prefissati
È proprio l’ultimo punto a rendere un “qualsiasi” controllo diverso dal vero controllo di gestione, che diventa efficace (e quindi molto potente) perché si rapporta a degli obiettivi aziendali predefiniti da raggiungere.
Impiantisti e controllo
E allora scendiamo nello specifico.
Il settore impiantistico è fatto di tante piccole e medie aziende in cui spesso l’imprenditore fa le proprie scelte e gestisce persone e attività con pochi dati perché, ad esempio, ha in mente tutte le informazioni sui costi o su un cliente per cui lavora. Molte volte ciò che lo guida sono l’intuito e l’esperienza.
Questa è spesso la “cultura” del controllo: decidere a sensazione, con pochi numeri, con poca strategia ma con grande intuito.
Probabilmente è una situazione che conosci bene … ti ritrovi anche tu a decidere così?
Proprio per questo, sono poche le aziende di impianti in Italia che fanno realmente controllo di gestione.
I motivi più frequenti? Troppe cose da fare, manca il tempo, mancano gli strumenti giusti per poterlo impostare, non si sono risorse che lo sanno fare.
Ma se l’intuito può portare fortuna e può far fare (a volte) buone scelte, l’imprenditore impiantista non può dormirci sopra e fare sonni tranquilli!!
Gestire i costi facendo tagli “a caso” (o meglio di pancia) o scegliere i clienti solo per far lavorare le squadre non è esattamente la strategia giusta per far crescere un’azienda e lavorare con efficienza e profitto.
Questo succede perché anche nel settore impiantistico – come già successo in altri settori – il mercato è diventato iper competitivo e richiede aziende capaci di controllare i costi, di confrontarli con il budget e con la concorrenza, di pianificare entrate e uscite in modo da non trovarsi in sofferenza.
E allora capiamo quali rischi corre un’azienda che controlla senza un metodo efficace e potente come il controllo di gestione.
Non fai controllo di gestione? I 6 rischi che corri
Il controllo approssimativo dei dati espone l’azienda ad alcuni rischi, sei d’accordo?
Perché significa non avere la consapevolezza della propria gestione aziendale, sia dal punto di vista operativo, che da quello economico, che da quello finanziario.
Visitiamo da oltre 25 anni le aziende di impianti e lavoriamo fianco a fianco con titolari o responsabili tecnici impiantisti. Possiamo dunque dire di aver visto tantissime situazioni in cui l’assenza di un controllo di gestione provoca problemi non trascurabili.
Abbiamo raggruppato almeno sei rischi.
Sono i 6 rischi che corrono le aziende che non fanno controllo di gestione.
Leggili e conta quanti ne hai incontrati nella tua vita di impiantista.
1
si lavora senza una pianificazione futura
non è possibile fare una pianificazione di medio-lungo periodo, le attività si svolgono con una visione temporale abbastanza breve. In questo caso, normalmente l’azienda non ha un budget (fulcro del controllo di gestione).
2
c’è un rischio di liquidità
non si riesce a prevedere il fabbisogno di liquidità. Questo dato è indispensabile per capire se ci sono le risorse necessarie per portare avanti le attività oppure se occorre ricorrere, ad esempio, ad un finanziamento.
3
i margini di commessa sono imprecisi
non c’è capacità di calcolare in modo preciso i margini che assicurano l’equilibrio finanziario dell’azienda. Anche in questo caso si lavora senza una stima previsionale dei costi (il preventivo).
4
si corre il rischio di prendere commesse improduttive
l’azienda rischia di accettare commesse che portano perdite. Non sempre, infatti, accettare una commessa significa portare guadagno in azienda perché non sono solo i ricavi (il fatturato) che portano crescita dal punto di vista organizzativo, dei costi e della liquidità.
5
non si quantificano i costi fissi
non sapere quanto “pesano” i costi fissi sul fatturato, come i costi di struttura, i costi del personale, i costi amministrativi, ecc… fa fare gravi errori di gestione e scelte sbagliate, ad esempio nell’accettare una commessa improduttiva.
6
Incassi e pagamenti sono sbilanciati
senza pianificazione e controllo può succedere che le uscite di cassa anticipino le entrate. Questo significa che l’azienda si ritrova a pagare i fornitori prima di incassare. Nasce un problema finanziario (e di liquidità) e l’impossibilità per l’azienda di investire in tecnologie, nuove attrezzature per far lavorare meglio gli operai.
Controllo di gestione impianti: scegli di non correre rischi
Brutto parlare di rischi, vero? Sì, ma è doveroso farlo per chi fa il nostro mestiere.
La piccola e media impresa non può più oggi essere approssimativa sul controllo dei propri costi.
Le aziende impiantiste sono PMI e, come tali, anche per loro il controllo di gestione è diventato uno strumento indispensabile per capire se le decisioni operative sono quelle giuste.
Si compete in un mercato sempre più globale, anche nel piccolo, anche nel settore impianti.
Le aziende devono conoscere e usare strumenti (anche semplici) per calcolare il costo del prodotto/servizio e tenere sotto controllo i costi diretti ed indiretti.
Sentiamo tanti imprenditori che dicono
“non sappiamo usare gli strumenti”
“non abbiamo tempo e risorse per impostare un controllo di gestione”
e usano queste motivazioni per rimandare l’appuntamento con il controllo strategico.
Ma riflettiamo …. l’imprenditore vuole solo fatturare o vuole garantire la sopravvivenza della sua azienda? Vuole lavorare al riparo dai rischi di costi troppo alti, sofferenza e squilibrio finanziario?
Allora non ha scelta … controllo di gestione.